Mai come in questo periodo storico, gli animali stanno assumendo importanza nella vita di relazione delle persone.

La scienza moltiplica gli studi che dimostrano gli effetti benefici della convivenza con cani, gatti, cavalli e altri non-umani, il mercato dei pet è in continua espansione ed è chiaramente percepibile nell’aria un’attenzione sempre maggiore alle tematiche di convivenza uomo-animale.

Basti pensare all’eco suscitata dal caso dell’orsa Daniza o del leone Cecil, vittime dell’evidente difficoltà con cui l’uomo vive il suo rapporto con la natura ma anche simboli di una sensibilità crescente con cui i governi, presto o tardi, dovranno confrontarsi.

Quali risorse necessita l’adozione di gatti?

adozione consapevole di gattiTuttavia, dire che un cane, un gatto o un animale in generale “ci fa stare bene” non è sufficiente a promuoverne l’adozione da parte di chiunque.

L’adozione di un animale in famiglia è un’enorme responsabilità. Di fatto, ci stiamo prendendo in carico la vita di un essere vivente che ha pari diritto alla felicità ma che porta dentro di sé delle esigenze specifiche di cui siamo chiamati a rispondere, in quanto principali referenti.

Questo richiederà di mettere a disposizione dell’animale delle risorse che vadano a totale vantaggio suo e della possibilità di esprimere le sue caratteristiche di specie.

E non mi riferisco, banalmente, solo al cibo, al cuscino su cui dormire o all’assistenza medica in caso di malattia. Questi – passatemi l’enfasi – sono quasi dettagli, vista la complessità del mondo antropizzato.

Risorse sono anche e soprattutto spazi da poter occupare liberamente nella difficile realtà di una città; tempo da dedicare per avere una vita sociale appagante; attività ed iniziative che nella claustrofobica dimensione urbana difficilmente un cane o un gatto hanno la possibilità di vivere se non vengono facilitate da un umano attento.

Un cane ha un bisogno fisico e psicologico di poter correre libero su un prato almeno una volta al giorno, di incontrare abitualmente altri cani, di intessere una vita sociale, anche articolata, purché centrata sul suo gruppo famiglia, a cui chiede di appartenere e in cui necessita di potersi riconoscere attraverso l’accoglienza in casa e la partecipazione alle attività familiari.

Un gatto, d’altra parte, ha un bisogno fisico e psicologico di un ambiente che gli consenta di esplorare e di cacciare, di sentire suo un territorio che difende e in cui si rispecchia fedelmente, di oziare al sole così come di conquistare vette alberate.

Questione di stile di vita

adozione di gatti

Chi ha uno stile di vita incompatibile con le esigenze di benessere sia fisico che psicologico di un animale, rischia di non essere un buon candidato per l’adozione di gatti o cani, sebbene possa essere animato dalle intenzioni migliori del mondo.

Amare gli animali, volerli con sé sono requisiti importanti dell’accoglienza ma, se non esistono i presupposti per andare incontro ai loro imprescindibili bisogni di specie, l’amore maschera un personalistico desiderio di possesso.

È importante ponderare la scelta anche sul lungo periodo: oggi la medicina veterinaria ha fatto enormi passi in avanti per quanto riguarda la tutela della salute animale ed è molto probabile che un cane o un gatto restino al nostro fianco per dieci, dodici, quindici, a volte anche vent’anni.

Questo adozione-di-gatti-famigliasignifica che dovremo saper anche pensare in prospettiva e comprendere che qualunque cambiamento interverrà nella nostra vita futura non potrà escludere un animale che dipende da noi e dalle nostre scelte.

Fra tutti, le coppie di giovani sono quelle maggiormente chiamate a contemplare questo tipo di scenario.

È abbastanza diffuso, infatti, che due ragazzi, magari freschi di convivenza, decidano di adottare un cane o un gatto perché questo permette loro di costruire un senso allargato di “famiglia”, la stessa che stanno cercando di mettere in piedi attraverso la loro relazione.

E non c’è nulla di male in questo, di fatto il rapporto con l’animale diventa un palcoscenico in cui mettere alla prova le proprie attitudini alle cure genitoriali.

Quello che conta è che la coppia resti consapevole che l’arrivo di un figlio umano cambierà inevitabilmente le priorità di tutti ma l’animale con cui hanno vissuto fino ad allora resterà parte della famiglia, con le sue esigenze e con i suoi bisogni invariati. adozioni-di-gatti-bambino

All’inizio può essere complicato organizzarsi, darsi nuovi orari, un nuovo stile di vita e gli stessi animali potrebbero reagire con un po’ di smarrimento.

Ma sono difficoltà che si superano, come si conviene a qualunque gruppo unito che vuole restare tale.

Così come ci vuole cura nella decisione di procedere con l’adozione di gatti e di altri animali in generale, altrettanta ce ne vuole quando la vita ci mette davanti a situazioni di grande cambiamento che non sappiamo esattamente come affrontare.

In entrambi i casi, è sempre possibile affidarsi ad un esperto che sappia guidarci, anche solo su un piano emotivo, nel fare le valutazioni del caso. Gli imprevisti possono accadere nella vita di tutti ma le soluzioni sono sempre accessibili alla volontà.

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