La sterilizzazione della gatta è una pratica chirurgica molto richiesta, ancor più della sterilizzazione del cane.

Questo perché il tipo di ciclo riproduttivo dei felini si differenzia a tal punto che in molti casi loperazione porta anche dei benefici dal punto di vista della salute del nostro micio.

Il ciclo riproduttivo dei gatti

I gatti sono animali poliestrali stagionali a fotoperiodo lungo. Ciò vuol dire che vanno più volte in amore, quando le giornate sono più lunghe, da febbraio a ottobre, senza una pausa.

Il ciclo riproduttivo della gatta, inoltre, ha un’altra particolarità: l’ovulazione si ha soltanto a seguito dell’accoppiamento.

Pertanto, se la gatta vive in casa e non può accoppiarsi è esposta a picchi di soli estrogeni, con estri ripetuti circa ogni sette/dieci giorni. Questa continua esposizione agli estrogeni predispone fortemente la gatta a cisti ovariche e tumori mammari.

Se, invece, si accoppia ma non rimane incinta, il ciclo riproduttivo prosegue con la fase postestrale e il calore successivo si avrà dopo circa ventuno giorni.ciclo riproduttivo della gatta

Se si accoppia e rimane incinta, la gravidanza dura due mesi. Dopo il parto la gatta può essere già fertile durante l’allattamento.

Quindi nell’arco di un anno può figliare fino a tre volte!

Da questo si capisce la necessità di procedere con la sterilizzazione della gatta per non ritrovarsi con una colonia felina.

Inoltre, quando i gatti sono in calore, sia maschi che femmine, sono più difficili da sostenere: miagolano incessantemente, soprattutto la notte, con vocalismi assordanti e angoscianti; sembra quasi che stiano male.

Altri motivi per la sterilizzazione della gatta

sterilizzazione della gatta

La sterilizzazione della gatta ha, però, anche notevoli risvolti positivi dal punto di vista della salute per i nostri amici.

Come già detto, le gatte che hanno calori ripetuti senza accoppiamento sono fortemente predisposte a tumori mammari. Il comportamento biologico di tali forme tumorali è molto più aggressivo di quello dei tumori umani e canini: la prevenzione, quindi, è fondamentale.

Con l’accoppiamento ci può essere la trasmissione di malattie infettive virali feline molto pericolose:

  • l’immunodeficienza virale felina (FIV)
  • la leucemia infettiva felina (FeLV)

La profilassi vaccinale esiste solo per FeLV, con una protezione non del 100% a causa delle seriovarianti che il gatto può contrarre.

Per FIV l’unica prevenzione è la sterilizzazione per le femmine e la castrazione per i maschi.

Oltre a tutto questo, si riducono anche i traumi legati a morsi (non partecipando alle lotte) e agli incidenti stradali (il gatto tende ad essere più tranquillo e stanziale).

Infine, si annulla rischio di patologie a carico dell’utero, come la piometra.

Quando fare l’intervento

operazione di sterilizzazione

La sterilizzazione della gatta consiste in una ovariectomia o ovarioisterectomia con celiotomia in anestesia totale.

In pratica, viene aperto l’addome e vengono asportate o le sole ovaie, oppure ovaie e utero; l’una o l’altra tecnica dipendono se la gatta è impubere o no.

Il consiglio è di operare intorno ai cinque mesi di vita, prima del primo calore.

Il postoperatorio prevede riposo per sette giorni e copertura antibiotica. Solitamente, la gatta salta e corre già dalla prima sera!