Da primavera fino all’autunno inoltrato passeggiando per i parchi o per le strade di campagna è possibile imbattersi con il proprio cane nella temuta vipera.
Ma come comportarci se il nostro amico peloso è vittima del morso di vipera?
La vipera: il suo habitat e come riconoscerla
Le vipere sono ofidi, diffuse dalle Alpi alla Sicilia, con l’esclusione della Sardegna, che abitano prevalentemente zone soleggiate, ai margini dei boschi, o pietraie, o zone aride.
Trattandosi di animali eterotermi, è possibile trovarli a “prendere il sole”. Hanno un corpo tozzo e una coda corta; la testa è triangolare e ben distinguibile dal collo.
L’adulto può raggiungere la lunghezza di sessanta, ottanta centimetri.
Le femmine, difficilmente si allontanano dal ricovero invernale, invece, il maschio può percorrere qualche centinaio di metri per la ricerca del partner.
Gli accoppiamenti si verificano in primavera ed i piccoli, da cinque ad otto, nascono già abili ed in grado di cacciare piccole prede.
Gli adulti si nutrono prevalentemente di roditori, ma non disdegnano altre fonti di cibo.
Caratteristiche principali della vipera
Postura
La vipera tende ad assumere una postura avvolta su se stessa, mentre i serpenti non velenosi tendono ad avere una postura sciolta.
Occhio
Nelle vipere italiane la pupilla è verticale, a fessura; Negli altri serpi è rotonda. Fa eccezione Telescopus fallax, che pur essendo innocuo, ha la pupilla verticale.
Testa
Le vipere hanno una testa larga, triangolare e ben distinguibile dal corpo, mentre i serpi non velenosi hanno la testa piccola, cilindrica come il resto del corpo.
Coda
La vipera ha una coda corta e tozza, distinta dal resto del corpo che ha un diametro nettamente maggiore; Negli altri serpenti la coda è lunga e affusolata.
Segni e sintomi del morso di vipera al cane
Il morso di vipera è molto doloroso perché causa un forte edema infiammatorio. Già dopo quindici, trenta minuti nel sito della ferita si ha ecchimosi e dolore.
Oltre alla reazione locale si assiste ad un peggioramento delle condizioni generali per la grave ipotensione che sopraggiunge.
Il veleno della vipera, infatti contiene due tipi di enzimi: uno serve a penetrare nei tessuti per diffondersi, l’altro è un potente vasodilatatore, responsabile della caduta della pressione sistemica.
Il veleno altera anche la parete dei capillari sanguigni provocando edema e petecchie e può alterare la coagulazione del sangue.
Con il passare del tempo si può avere la produzione di urina scura per mioglobinuria ed emoglobinuria.
Cosa fare se una vipera morde il vostro cane
In caso di morso di vipera al cane, la prima cosa da fare è non farlo sforzare e tenerlo il più fermo possibile perché l’attività muscolare determina una più rapida propagazione del veleno in circolo.
Ci sono pareri controversi sull’applicazione di un laccio per ridurne l’assorbimento, tenendo conto che dipende anche da dove è stato morso.
È fondamentale andare il più presto possibile dal veterinario, che provvederà a contrastare lo shock: la grave ipotensione è la causa di morte più frequente.
La somministrazione del siero, se disponibile, deve essere fatta entro quattro ore dal morso di vipera.
Contrariamente a quello che si pensa, la prognosi è peggiore se il paziente viene morso in addome o torace, rispetto a testa o muso o naso, perché nei primi due casi è maggiore l’accumulo di liquidi indotto dal veleno, quindi è più grave l’ipotensione.
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