Nel nostro paese è praticata molto di più la sterilizzazione del cane femmina, piuttosto che la castrazione del cane maschio. Negli altri paesi europei, a meno che un soggetto sia un riproduttore, la gonadectomia è fatta indistintamente nei due sessi.
Cosa si intende per castrazione del cane
L’asportazione chirurgica dei testicoli si chiama orchiectomia. È un intervento che viene fatto in anestesia generale, in cui vengo tolti entrambi i testicoli.
Ci sono varie tecniche…
Il taglio sulla cute può essere fatto sul piano mediano, subito sopra le gonadi (approccio prescrotale); oppure si può incidere direttamente sullo scroto.
L’una o l’altra tecnica dipendono dalla manualità del chirurgo e dal motivo dell’intervento. Per essere asportati, i testicoli devono essere liberati dai loro involucri (fascia spermatica e tunica vaginale comune); segue la chiusura, tramite legatura, del plesso vascolare e del dotto deferente.
Il postoperatorio è molto semplice, con un pronto recupero del cane. Può essere necessaria una copertura antibiotica e, talvolta, il collare Elisabetta.
Perché castrare il proprio cane
La castrazione del cane viene fatta per:
- ridurre gli accoppiamenti in quanto inibisce la fertilità maschile;
- diminuire l’aggressività legata agli ormoni sessuali;
- ridurre il vagabondaggio;
- ridurre il comportamento indesiderato di orinazione, legato agli ormoni sessuali;
- ridurre le patologie prostatiche, come l’iperplasia e la neoplasia;
- in caso di criptorchidismo;
- tumori testicolari;
- patologie dei sacchi anali.
Quando castrare il proprio amico a 4 zampe
La castrazione del cane in età prepubere è indicata per i problemi di accoppiamenti indesiderati, per prevenire patologie prostatiche, tumori testicolari.
Recenti studi, però, hanno dimostrato che annullare completamente l’azione degli ormoni sessuali espone maggiormente al rischio di osteosarcomi, emangiosarcomi, tumori del erigono vescicole, ipotiroidismo…
Castrazione canina: tiriamo le somme
Quindi, il consiglio è di intervenire dopo che il cane ha raggiunto la maturità sessuale, intorno ai dodici mesi, per quanto riguarda la castrazione preventiva.
In caso di patologie prostatiche o testicolari i tempi di azione sono chiaramente a descrizione del medico veterinario.
È importante precisare che esiste anche la possibilità di una castrazione chimica, con effetto temporaneo (da sei ad otto mesi a seconda della taglia del cane).
Consiste nell’inoculazione di un impianto sottocutaneo a base di deslorelina a lento rilascio. L’effetto si vede dopo tre settimane.
Si può optare per questa soluzione nel caso, soprattutto, di problemi comportamentali, per vedere quale sarebbe l’effetto della castrazione definitiva; è consigliata anche in cani in cui è indicata l’orchiectomia, ma che non possono essere esposti a rischi anestesiologici.
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