Come abbiamo già scritto in altri articoli, il cane è un animale altamente sociale. Un cane, infatti, ragiona sempre al plurale e valuta, di ogni sua azione, quali possano essere le conseguenze all’interno del gruppo di cui si sente parte.

Sembra evidente, quindi, che passare troppe ore da solo non sia la sua massima aspirazione.

Poco gli importa di avere a disposizione un semplice monolocale o un’enorme casa con giardino, sempre solitudine rimane.

Ciò non significa che per un animale domestico sia impossibile passare del tempo da solo, ma che sia una cosa innaturale sì, e per questo è necessario capire come educare un cane a stare da solo e affrontare questo momento in modo positivo.

Come educare un cane alla solitudine

Come educare un cane a stare solo premio

Per educare un cucciolo a rimanere da solo, possiamo cominciare fin dai primi giorni con delle brevissime separazioni in casa, ad esempio, dandogli un gioco o un ossetto mentre ci allontaniamo qualche minuto in un’altra stanza.

Se, tornando dopo qualche minuto, lo troviamo ancora impegnato con il suo passatempo o, meglio ancora, disteso che si riposa, abbiamo raggiunto il nostro obiettivo e possiamo allungare leggermente i tempi.

Dobbiamo, in ogni caso, fare in modo che la nostra assenza passi “inosservata”, evitando di dare troppa rilevanza al nostro rientro, per far sì che diventi assolutamente normale e naturale che ci possano essere degli allontanamenti in casa.

Con il passare dei giorni, possiamo iniziare a lasciarlo da solo in casa

Prima però, facciamo una bella passeggiata e dedichiamo del tempo a giocare con lui. Rientrati in casa, lasciamogli qualcosa da sgranocchiare e usciamo.

Potrebbe essere utile costruire anche una breve frase da dire prima di uscire (come, ad esempio, “ciao Tato, a dopo”), in modo da aiutare il cane a capire cosa sta per succedere.

Dopo qualche minuto, rientriamo; se il cane dovesse esagerare nelle feste cerchiamo di ignorarlo fino a che non si sarà calmato e solo a quel punto salutiamolo.

I tempi vanno allungati con gradualità, in linea con la risposta del nostro cane: se si preoccupa tanto della nostra assenza, insistiamo su uscite brevi di pochi minuti.

Se invece è tranquillo, possiamo permetterci di aumentare il tempo e riprendere le nostre abitudini fuori casa.

Oltre a tutto questo lavoro, non va dimenticata un’altra componente fondamentale.

Tolte le ore di solitudine, il resto della giornata dev’essere vissuto all’insegna della condivisione.

Se, oltre alle uscite di servizio, riusciamo a coinvolgere il nostro cane in alcune delle nostre attività quotidiane, per lui non sarà un problema passare qualche ora da solo e probabilmente le passerà a riposarsi.

Come facciamo a capire se il cane sta bene da solo?

Alcun indizi ci possono aiutare per comprendere quale stato d’animo provi il cane nei momenti in cui viene lasciato da solo.

Cane solo in casaOggetti distrutti, segni di graffi alla porta, tracce di bava in terra e bisogni sparsi per casa sono segni evidenti che il cane ha vissuto un forte disagio.

Inoltre, possiamo avvisare i vicini di casa e chiedere loro di prestare attenzione ad eventuali abbai, pianti o rumori particolari.

In altri casi, invece, è molto più difficile capire come il cane viva quei momenti, e determinare così se effettivamente ci sia un problema o meno.

In queste situazioni, potrebbe essere molto utile filmare il cane mentre non siamo in casa (basta la webcam del pc accesa).

Può capitare, infatti, che il cane non manifesti il suo disagio con comportamenti evidenti (distruttività o vocalizzazioni), ma che passi tutto il tempo a leccarsi il corpo o sveglio davanti alla porta, senza che per questo viva la situazione in modo migliore rispetto ai cani degli esempi precedenti.

Cosa fare in caso di problemi?

Se un cane fa fatica a rimanere da solo nonostante un lavoro sul distacco impostato in modo corretto, sarebbe davvero opportuno rivolgersi ad un professionista per un consiglio.

Cane solo dietro al cancelloC’è il rischio, in effetti, che il problema possa degenerare, fino a vere e proprie forme di ansia da separazione, e la prevenzione è sempre la migliore soluzione.

Una figura competente, potrà valutare il soggetto specifico ed impostare un lavoro ad hoc, che tenga conto delle sue caratteristiche e delle esigenze di tutta la famiglia.

Infatti, non esistono soluzioni universali su come educare un cane in modo perfetto, ma ogni soggetto può essere aiutato in modi diversi.